Cassazione Civile: nuova sentenza sulle “MOLESTIE OLFATTIVE”
La Corte di Cassazione, con la sentenza 14467/2017, ha condannato per la prima volta una famiglia per “molestie olfattive”, nuovo reato inquadrato in quello di “getto pericoloso delle cose”.
Una sentenza che arriva dopo le continue proteste da parte dei condomini di un palazzo a Monfalcone (GO) per le emissioni di fumi, odori e rumori molesti dalla cucina di un appartamento al piano terra.
Ogni anno un milione di cause civili nascono da liti condominiali e quelle legate al cibo sono in continua crescita. Le proteste arrivano o per il vicino molesto o per il ristorante sotto casa le cui emissioni invadono il cortile, le scale comuni e le abitazioni perché molti locali non hanno le canne fumarie, non sono in regola con la legge.
Se si arriva al risarcimento, nelle cause tra vicini il danno può aggirarsi sui mille, millecinquecento euro. Se invece si tratta di un locale o di un ristorante la cifra cresce, e soprattutto i proprietari devono mettersi in regola con canne fumarie e affini.
Per arrivare al risarcimento bisogna confermare e provare l’esistenza del danno e quindi per quanto riguarda l’odore, confermare il disagio olfattivo. Così bisogna ricreare la puzza segnalata in quell’appartamento avendo fuori dalla porta un perito del tribunale che valuta la situazione.
Tratto da R.it-Cronaca. del 05/04/2017